ETIMOLOGIA
Àsse deriva dal Lat. ăxe, di origine indoeuropeo, col der. axāle. Compare per la prima volta nel 1384, col significato di ‘organo di macchina a forma di cilindro allungato, che sostiene gli elementi rotanti’.
[Dizionario Etimologico della Lingua Italiana, 1999]
Il termine significa anche ‘pernio o stilo, intorno a cui si muove una sfera’ dal latino àxis dalla radice AG, AGS, che ha il senso di ‘muovere, andare, spingere, guidare’.
[Dizionario etimologico online https://www.etimo.it/]

STORIA DELLA PAROLA - CITAZIONI
l termine asse compare nella quarta edizione del Vocabolario degli Accademici della Crusca del 1729-38, con il significato di ‘quella linea, che noi immaginiamo, avere l’un capo nel cielo settentrionale, l’altro nell’australe, continuo dì, e notte, infino al volger del timone’. Non sono presenti citazioni dalle opere di Galileo. [http://www.lessicografia.it/]

Nel dizionario storico Tommaseo Bellini, il termine compare con la definizione generale di ‘Quel Legno o Ferro intorno al quale si sostengono e girano le ruote, e simili’ con la citazione da Galileo (Frammenti, I) «Intorno ad un asse, o vogliam dire un perno, ella (leva zancata) sia convertibile»; compare anche con una definizione riferita all’Astronomia ‘L'asse della terra prolungato sino alla vôlta celeste’ con una citazione da Galileo, Cosmologia – VII «La linea retta, che dall'uno all'altro (polo) si tira, si chiama asse della sfera»; compare infine con il significato di ‘dicesi una Linea retta intorno a cui la linea o superficie curva è simmetrica’, in Geometria, con la seguente citazione da Galileo, Nova Scienza, IV: «Sia l'asse della parabola AD parallelo al lato LK». [https://www.tommaseobellini.it]

SIGNIFICATO SINCRONICO
Il termine assume svariate accezioni in base all'ambito in cui viene utilizzato. In Meccanica indica ‘la sbarra alle estremità della quale sono montate le ruote di un veicolo e, più in generale, l’elemento, di norma cilindrico, intorno al quale si compie la rotazione’; in Matematica, ‘è un termine usato, in senso lato, come sinonimo di retta, soprattutto quando essa ha particolari proprietà’. [http://www.treccani.it/vocabolario/]

Asse viene anche definito come ‘retta immaginaria o segmento di retta con proprietà specifiche nei diversi contesti || a. terrestre, in geografia, linea immaginaria che unisce i due poli passando per il centro della Terra e intorno a cui la Terra ruota | a. magnetico, linea immaginaria che unisce i poli magnetici e che ha un'inclinazione di 15 gradi e 30' rispetto all'asse terrestre | a. cartesiano, ciascuna delle rette di un riferimento cartesiano: a. delle ascisse, delle ordinate | a. di simmetria, retta rispetto alla quale una figura geometrica è simmetrica’. [Sabatini-Coletti online].

Riteniamo che la definizione più convincente sia quella contenuta nel dizionario Sabatini-Coletti, (riportata dal sito ‘www.dizionari.corriere.it’), dal momento che il significato è più completo e i termini di facile comprensione.

Classe 5AI Gabriele Bozza - Francesco Renzi

ETIMOLOGIA
Il termine Àtomo, derivato dalla parola greca "ĂTŎMOS" che significa propriamente "non tagliabile", composto dalla negazione "A" e dalla radice "TOMÈ" che proviene dal verbo greco "TÈMNÈIN "tagliare", ha il significato di ‘piccolo corpo elementare tenuissimo, indivisibile. [Dizionario Etimologico della Lingua Italiana, 1999]

STORIA DELLA PAROLA - CITAZIONI
Il termine atomo compare nella prima, seconda, terza, quarta e quinta edizione del Vocabolario degli Accademici della Crusca del 1729-38. Nella prima e seconda edizione la definizione del termine risulta: ‘corpo indivisibile, per la sua picciolezza.’ Nella terza e quarta cambia in: ‘Che i più antichi dissero Atamo: Corpo indivisibile.’ Sono riportate le citazioni di Galileo in Dialoghi del Moto: «Finalmente lasciansi vincere, e sollevare dall'assalto degli innumerabili atomi d'acqua». Nel lemmario della quinta edizione la definizione di atomo è la seguente ‘Corpicciuolo o Particella di materia, considerato come indivisibile.’ [http://www.lessicografia.it/http://www.lessicografia.it/]

Nel dizionario storico Tommaseo Bellini la definizione di atomo è: ‘Particella minima di materia, che sfugge ai sensi comunque armati, e la qual si suppone indivisibile.’ Viene riportata una citazione da Galileo, tratta dal Dialogo sulla Nova Scienza, 15. «Lasciarsi vincere e sollevare dall'assalto degli innumerabili atomi dell'acqua.» [https://www.tommaseobellini.ithttps://www.tommaseobellini.it]

SIGNIFICATO SINCRONICO
1. a. Nella filosofia naturale dell’antichità, […] ciascuna delle particelle semplici (invisibili, inalterabili e indeformabili) di cui è costituita ogni sostanza, le quali, muovendosi nel vuoto, urtandosi reciprocamente e componendosi in vario modo (erano infatti immaginate con ganci e protuberanze), danno luogo alle cose così come appaiono.
b. Nella storia del pensiero moderno, la componente ultima della materia, oggetto di varie ipotesi speculative elaborate originariamente da alcuni scienziati e filosofi (Giordano Bruno, Galileo, ecc.) in contrapp. alle dottrine scolastico-aristoteliche, […] sviluppate per spiegare, in forma essenzialmente geometrico-meccanica, le proprietà fisiche dei corpi nonché varî fenomeni naturali (teorie corpuscolari della luce, del calore, dell’elettricità). [http://www.treccani.it/vocabolario/]

‘La particella più piccola di un elemento capace di conservarne le caratteristiche chimiche, costituita da un nucleo positivo intorno a cui ruotano delle cariche negative. Secondo l’atomismo antico, ciascuna delle particelle minime indivisibili dalla cui aggregazione avrebbe origine ogni realtà e la stessa essenza spirituale dell’uomo. Particella o quantità piccolissima’. [https://www.sapere.it/sapere/dizionari.html]

Abbiamo una preferenza per la definizione della Treccani in virtù della sua chiarezza e completezza nel delineare le caratteristiche chimiche e fisiche dell'atomo. La definizione non solo considera le antiche teorie fisiche, ma si estende anche al linguaggio scientifico contemporaneo, offrendo un quadro esauriente del termine.

Classe 5AI, Simone Di Mella e Alessandro Tamburro

ETIMOLOGIA
Il termine cilindro, dal latino cylìndrus con derivazione dal greco kýlindros ‘spingo innanzi rotolando, mi aggiro’, ha il significato di ‘Corpo rotondo, lungo, a basi piane, ed avente lo stesso diametro in tutta la sua lunghezza’. [Dizionario etimologico online https://www.etimo.it/]

STORIA DELLA PAROLA - CITAZIONI
Il termine cilindro compare nella seconda, terza e quarta edizione del Vocabolario degli Accademici della Crusca con la definizione di ‘Corpo di figura lunga e tonda’. Non vi sono citazioni da opere di Galilei. [http://www.lessicografia.it/]

Nel dizionario storico Tommaseo Bellini compare con la definizione ‘Solido contenuto da due cerchi eguali posti in piani paralleli e da una superficie curva che si descrive da una linea retta scorrente sulle circonferenze dei due cerchi e sempre parallela a se stessa. Se questa linea retta è perpendicolare ai piani dei due cerchi che sono le basi del cilindro, il cilindro dicesi retto; altrimenti obliquo’ e si riporta la frase di Galileo tratta dal Dialogo sui due massimi sistemi…,3: «L'istesso asse descrive la superficie d'un cilindro obliquo, che ha per una delle sue basi il detto cerchio annuo e per l'altra un simil cerchio immaginariamente descritto dalla sua estremità». [https://www.tommaseobellini.it]

SIGNIFICATO SINCRONICO
Nel vocabolario Treccani troviamo questa definizione del termine: ‘superficie geometrica elementare che si genera facendo ruotare di 360° un rettangolo intorno a uno dei suoi lati, e anche il solido limitato da tale superficie’ e, per estensione, ‘qualunque oggetto o strumento che abbia forma di cilindro. In particolare, nome di organi metallici impiegati in dispositivi o impianti con le più diverse funzioni: c. di pressione, nelle macchine da stampa, quello che comprime la carta contro la matrice; cilindri per laminatoio, la coppia di cilindri di acciaio, rotanti in senso opposto, tra i quali vengono fatti passare i materiali da laminare così da ridurne la sezione; c. otturatore, l’elemento principale del congegno di chiusura dei moderni fucili a ripetizione, che dà inoltre stabile appoggio al fondello del bossolo e permette sia l’introduzione sia l’estrazione della cartuccia’.[http://www.treccani.it/vocabolario/]

Nel dizionario Hoepli il significato del termine viene illustrato, specificandone i vari ambiti, in maniera molto chiara e schematica: in Geometria ‘superficie descritta da una retta generatrice parallela a un asse, che si muove seguendo una curva direttrice’, per l’Abbigliamento ‘Cappello alto, rigido, di forma cilindrica, che si usa per cerimonia’; in Meccanica ‘cavità dei motori entro la quale scorre lo stantuffo o il pistone’; in Medicina ‘specialmente al plurale: corpi microscopici di varia natura, che si originano nei tubuli renali, presenti nelle urine in caso di compromissione del rene’. [https://dizionari.repubblica.it/]

Abbiamo trovato più chiara e di facile comprensione la definizione del dizionario Hoepli.

CLASSE 4 ABA Stefano Coralbo – Mattia Colesanti – Mattia Liberatore

ETIMOLOGIA
La voce deriva dal latino dìscus, dal greco dìskos, da dìskô ‘ io getto’, con questo significato ‘Piastra di metallo o di pietra di figura circolare, or piana, or rilevata nelle due faccie, della quale i giovani greci e romani si servivano negli esercizi e nei giuochi ginnastici, facendo a gara a chi la scagliava più alto e più lontano. Per similitudine dicesi a qualunque corpo piano e rotondo’. [Dizionario etimologico online https://www.etimo.it/]

STORIA DELLA PAROLA - CITAZIONI
Nella sezione lessicografica del Vocabolario degli Accademici della Crusca, il termine disco viene rilevato in sette occorrenze e in una sola forma, nel Lemmario, 5° edizione, con una definizione che ricalca quella sopra riportata dal Vocabolario Etimologico della Lingua Italiana di Ottorino Pianigiani. È interessante notare che le occorrenze del termine, pur con riferimento ad altre voci, sono riscontrate in massima parte in frasi tratte dalle opere di Galileo. Se ne riportano alcuni esempi: «Quando Mercurio passasse linearmente sotto il Disco solare.» (Macchie solari, 14); «Sicchè giunta all'opposizione, e non prima, resta tutto l'apparente disco illustrato.» (Dialogo sui due massimi sistemi…, 55); «Seguirebbe, che movendosi l'occhio, vedrebbe la riflession fatta or da una, ed or da un'altra parte del disco solare». (Il saggiatore, 329). [http://www.lessicografia.it/]

Il dizionario storico Tommaseo Bellini definisce il termine ‘Corpo di pietra o di metallo di figura rotonda, che gli antichi ne' loro giuochi e ne' loro esercizi ginnastici gettavano lontano, a gara con altri, per mostrare forza e destrezza’ e, nell’ambito specifico dell’Astronomia, come ‘Il corpo del sole e della luna, siccome a noi apparisce, ed in generale La superficie visibile de' pianeti’. Seguono numerose citazioni da Galileo, già sopra riportate; se ne può aggiungere ancora una dal Dialogo sopra i due massimi sistemi, 3:

«Sarebbe necessario che quando è a noi vicinissimo (parla di Marte), si mostrasse il suo disco più di 60 volte maggiore di quello che si mostra quando è lontanissimo».

SIGNIFICATO SINCRONICO
Nel Dizionario Sabatini-Coletti il termine ha diverse accezioni, a cominciare dal significato generale di ‘Qualsiasi elemento, oggetto, figura di forma circolare’; si passa poi a definizioni che fanno riferimento ad ambiti specifici: ‘Sottile piastra di resine viniliche sulle cui facce è inciso un solco continuo, usato per la riproduzione del suono’, ’sottile piastra di materiali sintetici e ferromagnetici, su cui si registrano dati e documenti’, ‘Attrezzo tondo, con superfici lievemente convesse, in legno profilato di metallo usato nelle gare di lancio [e per estensione] la gara stessa’, ‘Segnale ferroviario in uso un tempo, costituito da un tondo metallico posto in cima a un'asta che, se parallelo ai binari, indicava via libera, se perpendicolare, fermata’. [https://dizionari.corriere.it/]

Anche il Dizionario di De Mauro presenta un’ampia gamma di definizioni, molte delle quali simili al dizionario sopra citato, a cominciare dal significato indicato per primo ‘qualunque oggetto piatto e di forma circolare’. [https://dizionario.internazionale.it/]

Entrambe le proposte risultano convincenti per la chiarezza e l’esaustività.

Classe V AI Michele Romano

ETIMOLOGIA
Deriva dal latino aequinoctium, composto di aequus «uguale» e nox, noctis «notte» ed ha il significato di ‘ciascuno dei due punti dell’eclittica con il piano dell’equatore celeste’. [Dizionario etimologico online https://www.etimo.it/]
Equinozio compare per la prima volta prima del 1292 con il significato di ‘istante in cui il sole, muovendosi sull’eclittica, si trova esattamente sull’equatore celeste’. [Dizionario Etimologico della Lingua Italiana, 1999]

STORIA DELLA PAROLA - CITAZIONI
Il termine equinozio compare nella quarta edizione del Vocabolario degli Accademici della Crusca del 1729-38 con la definizione di ‘Agguaglianza del giorno e della notte, che è quando ‘l sole passa sotto l’equiniziale’.
Alla voce equinoziale troviamo poi la definizione ‘Cerchio celeste, che divide la sfera in due parti eguali, equidistantemente da' due poli, artico, e antartico; detto così, perché, quando il sole passa sotto questo cerchio, i giorni si pareggiano con le notti. Lat. aequinoctialis. Gr. ἰσημερινό’, dove vengono anche riportate le frasi di Galileo che utilizza il termine nella sua opera Dialogo sui massimi sistemi, 175 e 452

«Voglio, che ci figuriamoci essere sotto l'equinoziale»
«Intendasi ora la rivoluzione di esso equinoziale»
[http://www.lessicografia.it/]

SIGNIFICATO SINCRONICO
Nel dizionario di De Mauro troviamo questa definizione del termine: ‘La massima circonferenza terrestre, equidistante dai poli, che divide idealmente la Terra in due emisferi uguali e che è il luogo geometrico dei punti a latitudine zero | in un pianeta, stella o altro corpo celeste: la circonferenza a metà strada tra i due poli di rotazione’. [https://internazionale.dizionario.it]

Nel dizionario Treccani, invece, troviamo: ‘dal lat. aequinoctium, comp. di aequus «uguale» e nox, noctis «notte»]. – Ciascuno dei due punti d’incontro dell’eclittica con il piano dell’equatore celeste, e anche ciascuno dei due istanti (praticamente dei due giorni) in cui il Sole, percorrendo annualmente l’eclittica nel suo moto apparente, passa per essi: e. di primavera (21 marzo), e. di autunno (23 sett.); agli equinozî la durata del giorno è uguale alla durata della notte per tutta la Terra’. [http://www.treccani.it/vocabolario/]

Abbiamo trovato più interessante la definizione del vocabolario di De Mauro perché, oltre alla chiarezza espositiva, presenta anche una maggiore aderenza al significato del termine utilizzato da Galileo Galilei.

Classe IV ABA – Francesco Mignogna – Alessio D’Alessandro – Noemi Romano

ETIMOLOGIA
Impeto è voce dotta che si rifà al latino impetus, (più anticamente impes), che deriva dal tema del verbo impètere (‘urtare’, ‘assaltare’) con il significato di ‘molto veemente’ e ‘furioso’.
[Dizionario etimologico online https://www.etimo.it/]

STORIA DELLA PAROLA - CITAZIONI
Il termine impeto compare in tutte e quattro le edizioni del Vocabolario degli Accademici della Crusca con la definizione di ‘Moto accompagnato da violenza, e furore’. Non sono presenti citazioni di Galileo Galilei. [http://www.lessicografia.it/]

Nel dizionario storico Tommaseo Bellini compare con la definizione ‘Moto accompagnato da violenza e da veemenza’. Non sono presenti citazioni di Galileo Galilei. [https://www.tommaseobellini.it]

SIGNIFICATO SINCRONICO
Il termine assume svariate accezioni in base all'ambito in cui viene utilizzato. A livello scientifico, assume il significato di ‘moto violento di cosa o persona che si spinge in avanti o contro un oggetto con tutta la sua forza’; nella fisica medievale antiaristotelica, ‘la causa prossima del moto di un corpo; in particolare teoria dell’impeto, quella che spiega l’accelerazione di un mobile con la forza direttamente impressagli dal motore e che permane anche dopo la separazione di questo dal mobile (in contrapposizione alla fisica aristotelica, per la quale il proietto continua a muoversi perché il motore imprime parte della forza all’aria circostante)’. [http://www.treccani.it/vocabolario/]

Il termine viene anche definito ‘moto improvviso e violento di qualcosa o qualcuno che si spinge in avanti o si scontra con qualcos’altro’ e, ‘nella fisica medievale che si opponeva all’aristotelismo, la causa prossima del moto di un corpo’ [https://dizionario.internazionale.it/]

Pur essendo le due definizioni molto simili, abbiamo trovato più convincente quella del Vocabolario Treccani, perché riporta anche l’interessante teoria dell’impeto che il Dizionario Internazionale "Nuovo De Mauro" non spiega in maniera così particolareggiata.

Classe 5AI, Emanuele d’Onofrio, Fabio Mastrovito, Dennis Scacciavillani

ETIMOLOGIA
Deriva dal lat. tardo irradiatio –onis e compare per la prima volta nel 1556 e deriva dal lat. tardo irradiatiōne(m), v. anche irradiare, composto a sua volta da in– " in, verso" e radius "raggio", che significa "rischiarare, illuminare con la propria luce."
[Grande dizionario dell’Italiano dell’uso, GRADIT, di Tullio De Mauro]

STORIA DELLA PAROLA - CITAZIONI
Nelle tre edizioni del Vocabolario degli Accademici della Crusca, la parola rimanda a ‘Irradiare’, mentre nella quarta edizione compare con la definizione: “L’atto e l’effetto dell’irradiare, Irraggiamento; Illuminamento, Luce che vien da’raggi, o da cosa lucida”. Nella quarta edizione vengono riportate frasi di Galileo che utilizzano il termine nell’opera Dialogo dei Massimi Sistemi, 1624:
«La sua vivezza cagiona nell'occhio vostro ec. una irradiazione avventizia.»; «Veduto di giorno col telescopio, quando si vede senza irradiazione.» [http://www.lessicografia.it/]

Nel dizionario storico Tommaseo Bellini compare, con riferimento all’ambito della Fisica, con la definizione «Emissione per raggi, cioè in ogni verso. Dicesi poi più propriamente di quel fenomeno pel quale la luce, operando sovra una certa parte della retina dell'occhio, commove l'organo visivo un po' al di là del confine nel quale dovrebbe essere ristretta la sua azione, così che lo spazio illuminato apparisce maggiore di quello che veramente non sia» e, con riferimento all’Astronomia, con la definizione «Aumento che nel diametro apparente de' corpi molto luminosi viene cagionato dalla vivacità della luce».
Per esemplificare il primo significato, si riporta una citazione dalle Lettere galileiane, VI, 154:
«La sua (del Cane) irradiazione è grande e fiera in modo, che l'istesso globo tra i proprii crini s'implica e quasi si perde, e con qualche difficoltà si distingue.»;
mentre per il secondo, vengono citate le frasi seguenti: dal Dialogo sui due massimi sistemi, 328:
«Ci si rappresenterebbero i corpi loro spogliati di tali irradiazioni» e dal Sidereus Nuncius, 2-43 «Appare il suo lume (di Saturno) languido ed abbacinato, senza niuna irradiazione».
[https://www.tommaseobellini.it]

SIGNIFICATO SINCRONICO
Per il significato sincronico del termine, sono stati consultati due dizionari dei quali si riportano le definizioni: ‘L’atto, il fatto, l’operazione, e anche l’effetto dell’irradiare, nei varî significati del verbo, e più concretamente l’energia stessa che viene irradiata (è sinonimo di irraggiamento, che è il termine preferito in fisica): i. di luce, di calore; esporre il corpo alle i. del sole. In fisioterapia, trattamento terapeutico mediante una qualunque forma di energia radiante (raggi X, gamma, ultravioletti, infrarossi, ecc.); comunemente però s’intende quello con raggi X. In radiotecnica, è talvolta sinonimo di radiazione; per es., in un’antenna, diagramma d’i. o di radiazione’; si rimanda ad irraggiamento, per il significato in Fisica: ‘emissione, propagazione di radiazioni o raggi luminosi da parte di una sorgente: irraggiamento di luce, di calore; irraggiamento termico’. [http://www.treccani.it/vocabolario/]

Il Sabatini Coletti definisce il termine, in ambito della fisica, come ‘irraggiamento’ che, per estensione, prende il significato di ‘diffusione, propagazione da un unico punto di origine’.
[https://dizionario.internazionale.it/parola/irradiazione]

Abbiamo trovato più convincente la definizione del Vocabolario Treccani, perché più completa.

Classe V AI, Antonello Belnudo – Antonio Serapiglia

ETIMOLOGIA
Latitúdine è una voce che deriva dal latino LATITÚDINEM (da LÀTUS largo), larghezza ed ha il significato di ‘larghezza, estensione’. Presso i geografi è la più corta distanza di un luogo dall’Equatore, misurata dai gradi dell’arco del meridiano, che vi è interposto.
[Dizionario etimologico online https://www.etimo.it/]

STORIA DELLA PAROLA - CITAZIONI
Il termine latitudine compare nella quarta edizione del Vocabolario degli Accademici della Crusca del 1729-38 con la definizione ‘arco del meridiano d'un luogo tra esso, e l'equinoziale’, per i geografi; 'arco tra l'eclittica, e una stella sul cerchio di latitudine della medesima’, per gli astronomi.
Nello stesso vocabolario viene riportata la frase di Galileo che utilizza il termine nel suo trattato Il Saggiatore, 273:
«Adunque tali sue osservazioni furon fatte in tempo, che Giove aveva latitudine Boreale».

Nel dizionario storico Tommaseo Bellini compare con la definizione ‘La latitudine di un astro si prende sulla circonferenza di un circolo che passi per l'astro e sia concentrico e perpendicolare all'eclittica. Ella è espressa pel numero dei gradi, minuti, ecc., di questo circolo compresi fra l'astro e l'eclittica’ e, oltre a riportare la frase di Galileo citata dal Vocabolario degli Accademici della Crusca, propone anche la seguente, tratta dal Dialogo sopra i due massimi sistemi….II, 103:
«Variar le latitudini ortive ed occidue delle stelle fisse».
[ http://www.lessicografia.it/; https://www.tommaseobellini.it]

SIGNIFICATO SINCRONICO
Il termine ha oggi diverse accezioni, a seconda dell’ambito di riferimento: in geografia viene definito come coordinata che, insieme alla longitudine, serve a determinare la posizione di un punto sulla superficie terrestre, corrispondente alla distanza angolare del punto dall’equatore, misurata in gradi sull’arco del meridiano che passa per quel punto e, per estensione, regione, zona, territorio, considerati specialmente in rapporto alla loro posizione geografica (piante che non vivono alle nostre latitudini); in topografia il termine latitudine viene definito come una delle due coordinate occorrenti per determinare la posizione di un punto della superficie terrestre (l’altra è la longitudine), e precisamente quella che misura la distanza angolare del punto dall’equatore, variabile da 0° (latitudine dell’equatore) a 90° (latitudine del polo), positivamente nell’emisfero nord, negativamente nell’altro; in senso figurato, il termine indica apertura intellettuale, larghezza di vedute e, in un uso non comune, estensione in larghezza.
[http://www.treccani.it/vocabolario/; https://dizionario.internazionale.it/]

Riteniamo che la definizione del dizionario Treccani sia più scientifica e può essere utile anche per approfondimenti specifici, invece la definizione del dizionario De Mauro permette anche a chi non studia determinate materie di comprendere agevolmente il significato del termine.

Classe IV ABA, Marika Lombardi – Davide Degnovivo

ETIMOLOGIA
Il termine è aggettivo che significa ‘della luna’, utilizzato anche come sostantivo da Dante (1313-1319).
[Dizionario Etimologico della Lingua Italiana,1999]
Deriva dal lat. lunāre(m), derivato a sua volta di lūna ‘luna’.
[https://www.garzantilinguistica.it/]

STORIA DELLA PAROLA - CITAZIONI
La parola compare in tutte le edizioni del Vocabolario della Crusca (1729-1738) e nella quarta edizione ha due accezioni: come sostantivo, viene definita 'Tempo del corso della luna’, come aggettivo la parola significa ‘Della luna’. Quest’ultima accezione viene integrata da una citazione tratta dall’opera di Galileo Istorie e dimostrazioni intorno alle macchie solari, 10 (1613):
«Finendo una intera conversione in un mese lunare in circa»
[http://www.lessicografia.it/]

Nel dizionario storico Tommaseo Bellini, la voce viene definita in Astronomia ‘della Luna’ e, in altra accezione, ‘vale anche Mensuale, Che si rinnova nel corso periodico di ogni luna’.
Oltre alla citazione riportata sopra, nel dizionario si trova anche la seguente, tratta dalle Lettere di Galileo (2. 463):
«I raggi solari abbracciano e illuminano maggior parte delle bassure vicine alla circonferenza lunare, che quello che noi veder possiamo.»
[https://www.tommaseobellini.it/]

SIGNIFICATO SINCRONICO
Nel dizionario di De Mauro troviamo queste definizioni: ‘Illuminato dalla Luna o da una luce livida simile a quella della Luna: notte lunare, paesaggio lunare’; ‘Della luna: il disco l., la superficie l.; i raggi l.; la luce l.; un chiarore l.; macchie l., o macchie della luna, le zone più oscure della sua superficie, in astronomia chiamate mari; mese l., il tempo che dura una lunazione (con questo significato, anticamente anche sostantivo maschile: «or sappi ch’avarizia fu partita Troppo da me, e questa dismisura Migliaia di lunari hanno punita» [Dante]).

Nel dizionario Treccani si trova la definizione ‘anno l., periodo di 354 giorni, 8 ore, 48 minuti e 36 secondi, pari a 12 lunazioni; ciclo l., lo stesso che ciclo metonico’. [https://internazionale.dizionario.it; http://www.treccani.it/vocabolario/]

Entrambe le definizioni forniscono spiegazioni complete del significato della parola lunare, tuttavia quella riportata dal dizionario di De Mauro è, secondo noi, più interessante perché, oltre ad enfatizzare il significato visivo che assume la Luna, riporta anche l’uso antico del termine come sostantivo con una preziosa citazione dantesca.

Classe V AI: FRANCESCO DE CUNTO – EMILIO ROCCO – MICHELE ROMANO

ETIMOLOGIA
Mare è voce che deriva dal latino màre, che il filologo tedesco Ernst Robert Curtius avvicina al sanscrito maru ‘deserto’ e propriamente ‘cosa morta’, ad indicare l’elemento dove non è vegetazione, sterile, dalla radice mar ‘morire’. Il significato è ‘vasta distesa d’acqua salsa, che bagna la massima parte della terra’.
[Dizionario etimologico online https://www.etimo.it/].

Il Dizionario Etimologico della Lingua Italiana, che definisce il termine come ‘massa di acqua salsa, che si estende per tre quarti della superficie del globo, raggiungendo grandi profondità’ e, ancora, ‘vasta zona pianeggiante della Luna’, attesta per il termine mare un’origine indoeuropea, ma non uniformemente diffuso, con il significato proprio di ‘stagno, laguna’ e specifica che l’applicazione del termine alle ‘zone pianeggianti della Luna’ si deve probabilmente a G. Galilei. [Dizionario Etimologico della Lingua Italiana, 1999]

STORIA DELLA PAROLA - CITAZIONI
Il termine mare compare in tutte le edizioni del Vocabolario della Crusca; nella prima con il significato di ‘Continente principale dell'acque salse, dove concorrono anche tutte le dolci’, mentre nella seconda, terza e quarta edizione con la definizione di ‘Universal congregamento dell’acque’. Non sono riportate citazioni da G. Galilei.
Nel dizionario storico Tommaseo Bellini (1861-1879) la voce compare con il significato principale di ‘acque che dividono la terra continente, e cuoprono non poca parte della superficie del pianeta.’ Anche in questo caso non sono riportate citazioni da Galileo Galilei.
[http://www.lessicografia.it/; https://www.tommaseobellini.it]

SIGNIFICATO SINCRONICO
Il termine viene definito come ‘l’insieme delle acque salate che circondano le terre emerse e costituiscono circa i sette decimi della superficie terrestre, caratterizzate da varia profondità, concentrazione salina e temperatura superficiale; nel linguaggio marinaresco, per indicare moto ondoso di notevole intensità’.
(GRADIT di De Mauro).

Nel dizionario Treccani il significato viene così esplicitato: ‘massa d’acqua che circonda la terraferma e ricopre gran parte della superficie terrestre’.
(https://www.treccani.it/).

Le due definizioni descrivono in maniera molto simile la parola; tuttavia, nella definizione del De Mauro abbiamo trovato maggiori precisazioni e la riteniamo, per questo, più pertinente.

Classe V AI DE CUNTO – ROMANO - ROCCO

ETIMOLOGIA
Deriva dal latino da merìdies, composto di méri equivalente a méd di médius “mezzo”, e dies “giorno”, ed ha il significato di ‘Circolo massimo della sfera, che passa per i due poli del mondo, per lo zenit e per il nadir, e taglia l’equatore ad angolo retto, dividendo la sfera in due parti, l’una orientale, l’altra occidentale, e serve di termine, donde si comincia a contare la longitudine’.
[Dizionario etimologico online https://www.etimo.it/]

STORIA DELLA PAROLA - CITAZIONI
Nella quarta edizione del Vocabolario degli Accademici della Crusca del 1729-38 il termine meridiano compare con il significato di ‘Di mezzo giorno’, con questo esempio: ‘Nelle fredde provincie il campo debbe essere opposito alla parte orientale, ovvero meridiana’. Viene quindi riportata, tra le altre, una citazione di Galileo, dal Dialogo sopra i due massimi sistemi..., 278:
«Sendo la stella nuova collocata nel cerchio meridiano»
[http://www.lessicografia.it/]

Nel dizionario storico Tommaseo Bellini compare con la definizione ‘Circolo massimo che passa pei poli del mondo, e pel zenit di ciascun paese. Uno dei meridiani, scelto per convenzione, serve di termine donde si comincia a contare la latitudine geografica’ e si riporta, tra le altre, la frase di Galileo tratta dalle Lettere, 49:
«Quando ella si trova nel meridiano»
[https://www.tommaseobellini.it]

SIGNIFICATO SINCRONICO
Nel dizionario Zanichelli la definizione del termine è la seguente: ‘Il meridiano è una linea immaginaria che unisce i poli della Terra e che viene utilizzata come riferimento per la misurazione della longitudine geografica’, mentre il dizionario Treccani, variando di poco, così definisce il termine: ‘Il meridiano è una linea immaginaria tracciata sulla superficie terrestre, che unisce i due poli e taglia tutti i paralleli nei punti in cui essi sono equidistanti dall'equatore’.
Segnaliamo infine la definizione trovata nel dizionario Devoto-Oli: ‘Il meridiano è una linea che, partendo dal Polo Nord, passa per l'equatore e termina al Polo Sud, e che serve come riferimento per la determinazione della longitudine geografica’.
[http://www.treccani.it/vocabolario/; https://internazionale.dizionario.it; https://www.devoto-oli.it/]

La definizione più persuasiva è sicuramente quella fornita dal Dizionario Zanichelli in quanto ha la capacità di rendere più agevole l'immaginazione del meridiano intorno alla Terra, nonché di fornire una comprensione delle sue applicazioni scientifiche. Invece la proposta del Treccani illustra meglio il concetto dei paralleli, anche se non risulta abbastanza probante. Infine nel Devoto-Oli la definizione sembra più spoglia.

Classe IV ABA Laura Cassetta – Davide Niro

ETIMOLOGIA
Si tratta di una parola derivata da meteorologia, dal greco metèoron ‘cosa che è, che avviene in alto’ e lògos ‘discorso, trattato’, con il significato di ‘Parte della fisica, che tratta delle meteore e delle condizioni climatologiche alla superficie del globo’.
[Dizionario etimologico online https://www.etimo.it/]

STORIA DELLA PAROLA - CITAZIONI
Il termine compare nella quarta edizione del Vocabolario della Crusca (1729-1738) come derivato di ‘meteore’, con la definizione ‘di quelle impressioni, e alterazioni metereologiche, cioè sublimi, e che si generano nelle regioni eteree sopra il capo nostro, favellò Dante’. Viene riportata anche una citazione da Istoria e dimostrazioni intorno alle macchie solari (1613) di Galileo:
«Stelle nominano i metereologici, le crinite, le cadenti, e le discorrenti»
[http://www.lessicografia.it/]

Nel dizionario storico Tommaseo Bellini la voce compare con la definizione ’Di meteora. Ch'è relativo alla meteorologia’ e, oltre alla citazione di cui sopra, è presente anche la seguente: «Che la riflessione e refrazione non si possa far da materie meteorologiche, se non quando contengono in sè molt'acqua..., dico non esser talmente vero che non possa esser anco altrimenti». (Galileo – Il saggiatore - 1623)

SIGNIFICATO SINCRONICO
Nel dizionario Treccani si trova questa definizione ‘Che riguarda la meteorologia, cioè i fenomeni che si verificano nell’atmosfera e le loro variazioni: osservazioni, misurazioni m.; condizioni, vicende, perturbazioni m.; stazione m., luogo scelto con particolari criterî e opportunamente attrezzato, nel quale si compiono misurazioni meteorologiche; strumenti m.; previsioni, informazioni m.; servizio (o ufficio) m. dell’Aeronautica, che informa in tempo reale sull’evolversi delle condizioni atmosferiche sul territorio nazionale e fornisce previsioni a livello sia regionale che nazionale.’

Il dizionario Sabatini-Coletti definisce così la voce ‘Che riguarda i fenomeni atmosferici; relativo alla meteorologia: previsioni m.; bollettino m. || stazione m., centro in cui si effettuano rilevazioni dei fenomeni atmosferici.’

Il dizionario Hoepli definisce meteorologico come ciò ‘che concerne la meteorologia e l'evoluzione dei fenomeni che si producono nell'atmosfera terrestre; osservatorio m.; previsioni meteorologiche; bollettino m.’.
[http://www.treccani.it/vocabolario/, https://dizionari.repubblica.it/, https://dizionari.corriere.it/]

Abbiamo trovato più completa la definizione del vocabolario Treccani, perché fornisce, a nostro parere, numerosi esempi che consentono di comprendere meglio il significato della parola.

Classe V AI Bozza Gabriele – Renzi Francesco

ETIMOLOGIA
Voce dotta derivata dal latino multiplicáre, composto di múlti -> da múltus ‘molto’ e plicàre ‘piegare’: ‘Piegare molte volte’.
[Dizionario etimologico online https://www.etimo.it/]

Il termine viene definito ‘accrescere nel numero’ dal Dizionario Etimologico della Lingua Italiana che lo fa derivare da molteplice dal latino multiplice, composto di múlti -> da múltus molto e plex ‘che piega’ analogia col greco pollaplòos.
[Dizionario Etimologico della Lingua Italiana, 1999]

Il Dizionario Etimologico della Lingua Italiana, che definisce il termine come ‘massa di acqua salsa, che si estende per tre quarti della superficie del globo, raggiungendo grandi profondità’ e, ancora, ‘vasta zona pianeggiante della Luna’, attesta per il termine mare un’origine indoeuropea, ma non uniformemente diffuso, con il significato proprio di ‘stagno, laguna’ e specifica che l’applicazione del termine alle ‘zone pianeggianti della Luna’ si deve probabilmente a G. Galilei. [Dizionario Etimologico della Lingua Italiana, 1999]

STORIA DELLA PAROLA - CITAZIONI
Nella terza e quarta edizione del Vocabolario della Crusca il termine si trova con il significato di ‘Lo stesso che Multiplicazione’, con la citazione dalle Lettere medicee, 46 di Galileo che segue:
«Se si guarderanno con un occhiale, che non sia di grandissima moltiplicazione.»

Nel dizionario storico Tommaseo Bellini il significato di moltiplicare è ‘Accrescere d'unità parecchie il numero o la quantità’ e anche ‘Dell'accrescere l'angolo sotto cui si vedono gli oggetti col mezzo degli strumenti ottici’. In quest’ultimo caso viene riportata una citazione dalle Lettere galileiane,VI. 12:
«Occhiale che moltiplichi più di mille volte in superficie.»
[http://www.lessicografia.it/; https://www.tommaseobellini.it/]

SIGNIFICATO SINCRONICO
La voce moltiplicare viene definita ‘rendere numericamente maggiore’ nel Dizionario Treccani e ‘accrescimento nel numero, nella quantità, nell’intensità nel Dizionario De Mauro.
[https://dizionario.internazionale.it/; https://www.treccani.it/]

La definizione fornita dal dizionario De Mauro è quella più semplice e completa, facilmente comprensibile; permette di cogliere agevolmente il significato del termine.

Classe V AI Dennis Scacciavillani – De Simone Lorenzo

ETIMOLOGIA
Voce che deriva dal latino parábola, dal greco parabolé ‘azione di mettere al lato, d’onde comparazione’ e questo da parabàllo ‘metto a lato’ e quindi ‘ravvicino, paragono’, comp. di PARÁ ‘presso, in confronto’ e BÁLLO ‘getto’, ed anche ‘pongo, metto’.
[Dizionario etimologico online https://www.etimo.it/]

STORIA DELLA PAROLA - CITAZIONI
Il termine parabola si trova nella quarta edizione del Vocabolario degli Accademici della Crusca del 1729-38 con le seguenti definizioni: ‘Favellamento per similitudine’, ‘Per Favola, Trovato, Invenzione, Vanità’, ‘Per Figura prodotta da una delle sezioni del cono’. Non vengono riportate citazioni dai testi di Galileo.
[http://www.lessicografia.it/]

Nel dizionario storico Tommaseo Bellini, il termine compare in diverse accezioni e, nello specifico della geometria, la definizione è ‘figura prodotta dalle sezioni del cono tagliato da un piano parallelo ad uno de' suoi lati. (Dal gr. Παραβολή, Relazione eguale. Poiché in questa curva il quadrato dell'ordinata riferita ai diametri è uguale al rettangolo del parametro e dell'ascissa, mentre è minore nella ellisse e nella iperbola maggiore.)’.
In questo caso, si trovano citazioni dalle opere di Galileo:

Dial. Nuov. Scienz., 2. 661
«Vedrete, allentando più o meno, la detta catenuzza incurvarsi, e adattarsi alla medesima parabola; e tale adattamento tanto più esser preciso, quanto la segnata parabola sarà men curva».

Sagg. nat. esp., 93
«Appena staccato dalla pastiglia discende, formando, com'un zampillo di fonte, la sua parabola».
[https://www.tommaseobellini.it]

SIGNIFICATO SINCRONICO
Il termine assume molteplici accezioni. In matematica viene definito ‘curva algebrica ottenuta dalla sezione di un cono mediante un piano parallelo a una sua generatrice’, ‘il luogo geometrico dei punti di un piano equidistanti da un punto fisso detto fuoco e da una retta fissa detta direttrice’, ‘la traiettoria descritta da un corpo che percorra un certo spazio con andamento prima ascendente e poi discendente’; in tecnologia ‘qualsiasi dispositivo o parte di esso che abbia forma parabolica’; in senso figurato ‘andamento di un fenomeno che, raggiunto un certo picco, inizia a declinare’.
[https://dizionario.internazionale.it/]

Un altro dizionario consultato dà le seguenti definizioni: ‘linea descritta da un grave lanciato non verticalmente’, ‘curva, traiettoria’ e, in senso figurato, ‘sviluppo di un fenomeno che ascende fino al suo punto più alto e poi volge al declino’, ‘andamento, corso, decorso, percorso’, ‘evoluzione’.
[https://www.treccani.it/]

Per la chiarezza espositiva, abbiamo trovato la definizione del dizionario Treccani più convincente.

CLASSE 5 AI: Marco Valletta, Gianluca Salvatore, Nicola Giannantonio

ETIMOLOGIA
La parola parallèlo (anche paralèllo) deriva dal greco paràllelos da parà ‘presso, al lato, rimpetto’ e allêloys ‘l'un l'altro’ che è raddoppiamento del tema di àllos ‘altro’. Il significato indicato è ‘epiteto di due linee poste sul medesimo piano, le quali prolungate indefinitivamente non si possono incontrare e rimangono equidistanti’.
[Dizionario etimologico online https://www.etimo.it/]

STORIA DELLA PAROLA - CITAZIONI
Il termine parallelo compare nella terza e nella quarta edizione del Vocabolario degli Accademici della Crusca con il significato, in quanto sostantivo, di ‘Comparazione, Uguaglianza’ e, come aggettivo, con il significato di ‘Termine geometrico: equidistante’. Non vengono riportate citazioni dalle opere galileiane.

Nel dizionario storico Tommaseo-Bellini, parallelo viene definito, in Geometria, ‘In tutti i punti egualmente distante da una linea o da una superficie’. Si riportano due citazioni dalle opere di Galileo, rispettivamente dal Dialogo sopra i due massimi sistemi…, I 424 e dal Discorso intorno alle cose che stanno in su l'acqua o che in quella si muovono, XII 75:

«Di questi cerchi massimo è quello, che vien disegnato da un punto egualmente lontano da essi poli; e tutti questi cerchi sono tra di loro paralleli».

«Piano parallelo ad un altro, o ad una linea. G. G. Gall. XII. 75. Riduco poi il medesimo piombo in una falda piena e sottile, la qual pongo parimente nell'acqua sospesa con tre fili, li quali la sostengano parallela alla superficie dell'acqua».
[http://www.lessicografia.it/; https://www.tommaseobellini.it]

SIGNIFICATO SINCRONICO
La ricerca sui dizionari d’uso più recenti ha prodotto una grande quantità di significati, relativi ai vari ambiti nei quali il termine parallelo viene utilizzato: in quanto aggettivo, in Geometria significa ‘di linee o superfici che, giacendo sullo stesso piano, sono equidistanti in tutti i loro punti’, per estensione ‘di cosa che procede nella stessa direzione di un'altra, mantenendosi sempre alla stessa distanza rispetto a essa’; in senso figurato ‘di cose concordanti, concomitanti, anche se indipendenti l'una dall'altra’; in Informatica ‘elaboratore parallelo, avente la capacità di eseguire, in parallelo anziché sequenzialmente, la stessa operazione su dati diversi o diverse operazioni su uno stesso dato, grazie all'utilizzo di più microprocessori interconnessi’; in Musica ‘moto parallelo, successione simultanea, in senso ascendente o discendente, di più parti di una composizione’; in quanto sostantivo, in Geometria significa ‘cerchio risultante dall'intersecazione di una superficie di rotazione con un piano perpendicolare all'asse di rotazione’; in senso figurato vuol dire ‘confronto, paragone’; in Astronomia ‘Parallelo celeste, sulla sfera celeste, circolo perpendicolare all'asse terrestre e parallelo all'equatore celeste’; in Elettronica ‘collegamento in parallelo, quello che si realizza quando due elementi sono accoppiati in concordanza di fase o di polarità’; in Geografia ‘parallelo terrestre, circolo parallelo all'equatore e perpendicolare all'asse terrestre, che si immagina tracciato sulla superficie terrestre, e che serve a calcolare la latitudine di un luogo’; nello Sport , e in particolare nello sci, ‘esecuzione di una curva a sci uniti’.

La definizione del Vocabolario Treccani, che è stata valutata ma non si riporta, è altrettanto articolata ed esaustiva, tuttavia i termini adoperati sono più tecnici e, a nostro parere, meno comprensibili rispetto alle definizioni sopra riportate.
[https://www.grandidizionari.it/; https://www.treccani.it/]

Classe V AI Alessio Colagiovanni – Pio Gianluca Salvatore

ETIMOLOGIA
Perimetro è voce dotta che si rifà al latino perimetro(n), dal greco perimetron, composto di peri- e -metron- ‘metro’: propriamente ‘misura intorno’. Compare per la prima volta nel 1581, col significato di ‘linea di contorno d’una figura chiusa; misura della sua lunghezza’.
[Dizionario Etimologico della Lingua Italiana, 1999]

Perimetro deriva dal greco PERÌ intorno e MÈTRON misura. [Dizionario etimologico online https://www.etimo.it/]

STORIA DELLA PAROLA - CITAZIONI
Il termine perimetro compare nella quarta edizione del Vocabolario degli Accademici della Crusca del 1729-38 con la definizione di ‘ampiezza’, ‘tutto il dintorno di qualsivoglia corpo, o figura’. Qui viene riportata la frase di Galileo che utilizza il termine nella sua opera Dialoghi del Moto, 516:

«È manifesto, il circoscritto poligono avere al cerchio la medesima proporzione, che ha il suo perimetro alla circonferenza di esso cerchio, cioè al perimetro del poligono B, ecc.»
[http://www.lessicografia.it/]

Nel dizionario storico Tommaseo Bellini compare con la definizione ‘ È la somma de' lati di un poligono, o più generalmente la linea, o l'insieme delle linee, che chiudono o limitano una figura qualunque’ e si riporta la frase di Galileo tratta da Dialoghi del Moto, 516:

«Basterebbe (la irradiazione) per adeguare la scabrosità delle escrescenze di alcune rupi, che in qualche parte soverchiassero le eminenze disposte in molti lunghissimi ordini inintorno al perimetro lunare»
[https://www.tommaseobellini.it]

SIGNIFICATO SINCRONICO
Il termine assume svariate accezioni in base all'ambito in cui viene utilizzato.
In geometria, e con riferimento a un poligono, è la somma dei suoi lati, o anche, più spesso, la somma delle loro misure […] Più in generale, il contorno (detto più precisamente bordo) di una qualsiasi superficie, piana o no, e la misura di tale contorno. O anche linea limitante uno spazio circoscritto.
In oculistica, strumento usato per determinare l’ampiezza del campo visivo, costituito generalmente da un regolo metallico semicircolare, graduato, e da un apposito sostegno per il mento del paziente: questi, tenendo un occhio coperto, fissa con l’occhio in esame la parte interna della curvatura del regolo, lungo il quale l’esaminatore fa scorrere determinati oggetti di prova, per identificare i punti nei quali l’occhio comincia a distinguerli.
In matematica, l’insieme dei lati o la lunghezza della somma dei lati di un poligono. Oppure, più genericamente, linea che limita uno spazio circoscritto, contorno, margine.
[http://www.treccani.it/vocabolario/; Nuovo Devoto-Oli, 2017]

Riteniamo che la definizione più convincente sia quella contenuta nel dizionario Devoto Oli, dal momento che il significato è più completo e i termini sono più semplici rispetto a quelli utilizzati dal vocabolario Treccani.

Classe 5 AI: Antonello Belnudo e Antonio Serapiglia

ETIMOLOGIA
Nel Vocabolario Etimologico della Lingua Italiana di Ottorino Pianigiani, il termine rarefazione non viene riportato, mentre si riporta la voce verbale rarefare, dal latino rarefàcere, composto di ràre, da ràrus ‘raro’ e facere ‘fare’, che significa ‘far diventare più raro, e quindi nelle scienze fisiche aumentare molto il volume di un corpo senza aumentarne la materia propria, né il peso: opposto a condensatore’.
[https://www.etimo.it/].

Nel DELI il termine rarefazione è voce che deriva da raro, a sua volta derivante dal latino ràru con il significato di ‘il rarefare o il rarefarsi’. [Dizionario Etimologico della Lingua Italiana, 1999]

STORIA DELLA PAROLA - CITAZIONI
Il termine rarefazione compare nella terza (1691) e quarta (1729-38) edizione del Vocabolario degli Accademici della Crusca rispettivamente con la definizione rispettivamente di ‘il rarefare’ e ‘l’atto di rarefare, rarefarsi’.
Nella quarta edizione viene riportata la frase di Galileo, tratta dall’opera Discorso intorno alle cose che stanno in su l’acqua o che in quella si muovono, 225:

«La condensazione partorisce diminuzioni di mole e aumento di gravità, e la rarefazione maggior leggerezza, ecc.».
[http://www.lessicografia.it/]

Nel dizionario storico Tommaseo Bellini compare con la definizione ‘l’atto di rarefare o di rarefarsi, l’atto per cui un corpo si dilata, e senza crescer di massa occupa uno spazio maggiore’ e si riporta la stessa citazione di Galileo sopra indicata.
[https://www.tommaseobellini.it]

SIGNIFICATO SINCRONICO
Il termine assume svariate accezioni in base all'ambito in cui viene utilizzato.
In fisica dei plasmi è il ‘fenomeno fisico per cui un corpo aeriforme aumenta di volume, conservando la massa’. In meccanica dei fluidi è ‘l’atto ed effetto del rarefare o del rarefarsi, cioè diventare più rado e meno denso’.
[http://www.treccani.it/vocabolario/; Nuovo Devoto-Oli, 2017]

Riteniamo che la definizione più convincente sia quella contenuta nel dizionario Nuovo Devoto-Oli, 2017, dal momento che il significato è più chiaro e i termini sono più semplici rispetto a quelli utilizzati dal vocabolario Treccani.

Classe 4^ABA Lucia Zicchillo - Claudio Mainolfi

ETIMOLOGIA
Riflèsso deriva da riflèttere che a sua volta viene dal latino reflèctere “ripiegare”, da re “di nuovo” e flèctere “piegare”.Fisicamente accenna all’angolo che fanno i raggi solari sulle superfici piane e terse. [Dizionario etimologico online https://www.etimo.it/]

Anche nel Dizionario Etimologico Della Lingua Italiana si rimanda al significato di riflèttere, con lo stesso significato precedentemente illustrato. [Dizionario etimologico della lingua italiana, 1999]

STORIA DELLA PAROLA - CITAZIONI
Il termine riflèsso compare in tutte le edizioni del Vocabolario degli Accademici della Crusca. Nella quarta edizione compare come aggettivo ‘da riflettere, viene dal latino reflexus, repercusius’. Qui viene riportata la frase di Galileo che utilizza il termine nella sua opera Istoria e dimostrazioni intorno alle macchie solari (1613), 168:

«Né anco ben capisco l’illazione, che fa Apelle, del doversi conceder qualche lume riflesso alla terra.»
[http://www.lessicografia.it/]

Nel dizionario storico Tommaseo Bellini compare con la definizione ‘di participio passato e aggettivo da riflèttere’ e si riporta la frase di Galileo tratta da anch’essa dall’opera citata sopra Istoria e dimostrazioni…, 16:

«Talvolta il riflesso raggio si distendeva fino al luogo, dove…»
[https://www.tommaseobellini.it]

SIGNIFICATO SINCRONICO
Il termine assume svariate accezioni in base all'ambito in cui viene utilizzato. In geometria, e con riferimento a un poligono, è ‘la somma dei suoi lati, o anche, più spesso, la somma delle loro misure […]. Più in generale, il contorno (detto più precisamente bordo) di una qualsiasi superficie, piana o no, e la misura di tale contorno. O anche linea limitante uno spazio circoscritto’.
In oculistica, ‘strumento usato per determinare l’ampiezza del campo visivo, costituito generalmente da un regolo metallico semicircolare, graduato, e da un apposito sostegno per il mento del paziente: questi, tenendo un occhio coperto, fissa con l’occhio in esame la parte interna della curvatura del regolo, lungo il quale l’esaminatore fa scorrere determinati oggetti di prova, per identificare i punti nei quali l’occhio comincia a distinguerli’.
In matematica, ‘l’insieme dei lati o la lunghezza della somma dei lati di un poligono. Oppure, più genericamente, linea che limita uno spazio circoscritto, contorno, margine’.
[http://www.treccani.it/vocabolario/; Nuovo Devoto-Oli, 2017]

Riteniamo che la definizione più convincente sia quella contenuta nel dizionario Devoto Oli, dal momento che il significato è più completo e i termini sono più semplici rispetto a quelli utilizzati dal vocabolario Treccani.

Classe IV ABA Angelica Iannitti – Marika Lombardi

Foto: Franco Lecis, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons

ETIMOLOGIA
La voce viene dal latino ster’la forma sincopata per stèrula, sulla cui probabile radice sono state fatte varie ipotesi, dal sanscrito alla derivazione da una radice del greco. Il significato proprio viene così descritto: ‘nome dato dagli antichi a tutti i corpi celesti luminosi, chiamando stelle crinite le comete, erranti i pianeti, fisse tutte le altre ad eccezione del sole. Ora più particolarmente si dà questo nome a que’corpi celesti che splendono di luce, come appunto è il sole, e dei quali per la grande distanza non possiamo scernere il moto’.
Definiz: Corpo celeste luminoso. Lat. stella. Gr. ἀστήρ.
[Dizionario etimologico online https://www.etimo.it/]

STORIA DELLA PAROLA - CITAZIONI
Nella prima edizione del Vocabolario degli Accademici della Crusca del 1612, il termine si trova con la definizione di ‘particella del Cielo risplendente, e lucida’, mentre nelle successive tre edizioni la definizione è ‘corpo celeste luminoso’. Non vengono riportate citazioni dalle opere di Galileo, ma da testi di Dante e Petrarca.
[http://www.lessicografia.it/]

Nel dizionario storico Tommaseo Bellini, invece, insieme alla definizione che ricalca quella riportata sopra, tratta dal Dizionario etimologico online, viene riportata la seguente citazione dalle Lettere agli Uomini Illustri, 12:
«Il quale (occhiale), oltre alla luna, mi ha fatto ritrovare una moltitudine di stelle fisse, non mai più vedute.»
[https://www.tommaseobellini.it]

SIGNIFICATO SINCRONICO
Il termine ha molteplici significati, a seconda degli ambiti ai quali si fa riferimento. Limitatamente al campo dell’astronomia che riguarda più da vicino il lessico galileiano, la definizione più ricorrente nei vari dizionari esaminati, con poche variazioni è ‘nome generico dei corpi celesti di forma per lo più sferica, costituiti da enormi masse di gas a temperatura molto elevata (che per questo emettono luce), tenuti insieme dall’attrazione gravitazionale’.
[https://www.treccani.it/vocabolario/; https://dizionario.internazionale.it/].

Dovendo esprimere un giudizio sulla definizione più convincente, riteniamo che nel Dizionario Treccani si trovino approfondimenti interessanti che ripercorrono la storia della parola, mentre nel Dizionario De Mauro la sintesi consente una lettura e una comprensione più agevoli da parte di un lettore meno esperto.

CLASSE V ABA: Cerello Manolo, Lucia Zicchillo, Davide Niro

Foto: Tek3327, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons

ETIMOLOGIA
Deriva dal latino tangéntem, participio presente di tàngere ‘toccare’ con il significato di ‘che tocca; ed è propriamente in senso generale aggiunto di linea che tocchi una curva in un sol punto, in modo che non giunga mai entro la sua circonferenza’.
[Dizionario etimologico online https://www.etimo.it/]

STORIA DELLA PAROLA - CITAZIONI
Il termine tangente compare nella quarta edizione del Vocabolario degli Accademici della Crusca del 1729-38 con la definizione di ‘Che tocca, ed è propriamente aggiunto di linea retta, che tocchi una curva’ dove viene inoltre riportata la frase utilizzata da Galileo nella sua opera Dialogo sui massimi sistemi, 173:
«I tiri, che sono aggiustati secondo la detta tangente allo scopo Orientale (il quale, mentre la palla vien per la tangente, si abbassa) doverebber riuscir alti, e gli Orientali bassi.»
[http://www.lessicografia.it/]

Il dizionario Tommaseo-Bellini definisce la voce, con riferimento alla geometria, come segue: ‘È una retta che si può riguardare come il prolungamento di un elemento infinitesimo di una curva; essa ha colla curva un solo punto comune, detto punto di contatto. Se nel punto di contatto la curva non fa inflessione o regresso, la tangente non taglia in esso la curva; nel caso d'inflessione, la tangente taglia la curva nel punto di contatto. La tangente si può riguardare come il limite della secante, quando i punti d'intersezione si avvicinano e vengono a coincidere in uno’. Vengono citati due frasi, tratte dalle opere di Galileo, una delle quali è riportata sopra e l’altra è tratta dal libro Le mecaniche del 1599:
«Fare sì, che il suo momento facesse impeto nel punto F, attraendo secondo la linea tangente».
[https://www.tommaseobellini.it]

SIGNIFICATO SINCRONICO
Abbiamo consultato il dizionario di De Mauro nel quale si trova, tra le altre, questa definizione del termine: ‘In trigonometria, funziona pari al rapporto tra la funzione seno e coseno’, mentre nel dizionario Treccani troviamo: ‘In geometria, di ente che abbia un particolare comportamento e che riguarda l'intersezione di due enti’.
[https://internazionale.dizionario.it; http://www.treccani.it/vocabolario/]

Abbiamo trovato entrambe le definizioni molto tecniche, tanto che abbiamo tratto la conclusione che le spiegazioni che meglio chiariscono il significato sono quelle contenute nei dizionari storici esaminati, perché illustrano con maggiore chiarezza il concetto.

Classe IV ABA Giorgia Marziani – Stefano Griguoli – Sara Arienzale

ETIMOLOGIA
Il termine vite viene deriva dal latino vìtem, con il significato di ‘legare, annodare, intrecciare’, che trae origine dalla radice indo-germanica vi- o ve- allungata vit- vet- con il significato di “torcere, avvolgere”; da ciò deriva il significato indicato come principale: ‘pianta che produce l’uva, così detta perché si attorce’ e, continuando nella spiegazione del termine, ‘per somiglianza con le curve de’ tralci di questa pianta, dicesi Vite quello Strumento meccanico di legno o di metallo, in forma di cilindro, circondato nella sua superficie da una spirale, il quale muovendosi intorno al suo asse, entra in una cavità parimente cilindrica […]; e colla sua forza e col suo moto serve a molteplici usi, e principalmente per unire e stringere due cose insieme’.
[Dizionario etimologico online https://www.etimo.it/etimo.it]

Nel DELI, viene riportata la stessa etimologia ma il significato è indicato in maniera più sintetica: ‘cilindretto metallico con rilievo elicoidale per fermare, stringere, collegare’.
[Dizionario Etimologico della Lingua Italiana, 1999]

STORIA DELLA PAROLA - CITAZIONI
Il termine vite nel dizionario storico Tommaseo Bellini compare con la definizione di ‘Strumento meccanico; ed è un cilindro circondato nella sua superficie da una spirale, il quale, movendosi intorno al suo asse, entra nella cavità parimente cilindrica d'un altro solido addimandato Madrevite, e corredato da una simile spirale in modo, che il convesso delle spire dell'uno si adatta al cavo di quelle dell'altro; e colla sua forza e col suo moto serve a diversi usi della meccanica. Forse così detta dalla forma tortuosa’. Si riporta la frase di Galileo Galilei, da Discorsi e dimostrazioni matematiche intorno a due nuove scienze attenenti alla meccanica e i movimenti locali,615:

«tra tutti gli strumenti meccanici… parmi, e d'invenzione e di utilità, la vite tenere il primo luogo, come quella che non solo al muovere, ma al fermare e stringere con forza grandissima acconciamente si adatta».
[https://www.tommaseobellini.it]

Nella quarta edizione del Vocabolario degli Accademici della Crusca è interessante la definizione di vite perpetua, ‘è quella che non ha madrevite, ma volgendosi sopra due sostegni alle sue estremità, tocca colle spire i denti di una ruota, e le dà il moto”. Si riporta la citazione di Galileo già indicata sopra.
[http://www.lessicografia.it/]

SIGNIFICATO SINCRONICO
Nel dizionario Garzanti, con riferimento ad ambiti di interesse scientifico, il termine vite significa ‘bastoncino di materiale rigido (di solito metallo) filettato (cioè avvolto da una sottile sporgenza a elica), che a un’estremità ha una testa sagomata in modo da poter essere presa e fatta girare all’interno di una cavità (madrevite) per collegare o scollegare due elementi’ e ‘macchina semplice, derivata dal piano inclinato, formata da un cilindro sulla cui superficie laterale è avvolta una sporgenza elicoidale; accoppiata con la corrispondente madrevite, costituisce una coppia elicoidale’.
[https://www.garzantilinguistica.it/]

Il dizionario Hoepli definisce vite una ‘piccola asta cilindrica o conica in metallo, impiegata per collegare o fissare strettamente, il cui filetto va a incastrarsi nel solco elicoidale corrispondente di un foro preesistente o generato dalla rotazione dell'asta stessa’.
[https://dizionari.repubblica.it/]

Classe V AI Francesco De Cunto – Bryan De Lucrezia

ETIMOLOGIA
Zodiaco è voce dotta che si rifà al latino ZODIÀCUS, dal greco ZÒDIAKÒS. Ha il seguente significato ‘Uno dei circoli massimi ideali della sfera terrestre, che taglia l’equatore e tocca i tropici; diviso in dodici costellazioni, la maggior parte delle quali porta il nome di un animale’.
[Dizionario etimologico online https://www.etimo.it/]

STORIA DELLA PAROLA - CITAZIONI
Il termine zodiaco compare nella prima, seconda e terza edizione del Vocabolario degli Accademici della Crusca con la definizione di ‘Fascia circulare nell’ottava sfera, ove son costituiti dagli Astronomi i dodici segni celesti’.
Nella quarta edizione compare invece con la definizione ‘cerchio degli animali, o de’ segni, ed è uno de’ massimi nella sfera, il quale sega l’Equatore, e tocca i Tropici’.
Non vi sono citazioni da Galileo Galilei.
[https://www.lessicografia.it/]

Nel dizionario storico Tommaseo Bellini compare con la definizione ‘Uno dei circoli massimi della sfera, che taglia l'equatore e tocca i tropici; diviso in dodici costellazioni, la maggior parte delle quali porta il nome di un animale’.
Non vi sono citazioni da Galileo Galilei.
[https://www.tommaseobellini.it/]

SIGNIFICATO SINCRONICO
Il termine, in astronomia, assume il significato di ’zona della sfera celeste intorno all’eclittica, delimitata da due cerchi paralleli a questa e distanti da essa uno 9° a nord e uno 9° a sud, entro la quale si muovono i pianeti e la Luna, e che il Sole percorre in 12 mesi’.

Altri dizionari lo definiscono ‘Zona della sfera celeste entro cui sono compresi gli apparenti percorsi del Sole, della Luna e dei pianeti, suddivisa in dodici parti, ognuna contenente una costellazione, Ariete, Toro, Gemelli, Cancro, Leone, Vergine, Bilancia, Scorpione, Sagittario, Capricorno, Acquario, Pesci’.
[https://treccani.it/vocabolario/; https://dizionari.corriere.it/]

Le due definizioni riportate ci sembrano equivalenti, pertanto entrambe convincenti.

Classe 5AI Lorenzo De Simone - Bryan De Lucrezia

Foto: Palazzo Besta, Sala della Creazione, Lo zodiaco (Teglio -SO)