La recensione. Tienilo acceso. Posta. Commenta, condividi senza spegnere il cervello

Vera Gheno - Bruno Mastroianni, Tienilo acceso. Posta. Commenta, condividi senza spegnere il cervello, Milano, Longanesi, 2018

Questo libro parla di tutti noi, perennemente connessi attraverso i social network con le parole, grazie alle quali riusciamo a capire come funziona il mondo e a comunicare con gli altri.
Ma come si usano le parole nei social? Questa è la domanda cui cercano di rispondere gli autori, dal momento che nei social si tende a comunicare come capita, privilegiando il contenuto e non la forma.
Tale atteggiamento, in rete, spesso provoca molte complicazioni in quanto, mancando la presenza fisica, non è possibile utilizzare lo sguardo, la postura e i gesti per permettere all’interlocutore una interpretazione più completa e precisa del nostro messaggio.

La rete, tuttavia, può essere un’occasione straordinaria per aumentare gli stimoli, fare discussioni, per scoprire e fare nuove conoscenze. Ma al contempo può anche farci rinchiudere in un mondo ristretto di ‘amici’, lasciando fuori tutti quelli che non ci piacciono e che di volta in volta possono essere additati come nemici, idioti, diversi. E siccome il web, i social e WhatsApp sottolineano le divergenze, favoriscono i litigi e il dissenso, bisognerebbe per prima cosa imparare a comunicare in modo corretto ed efficace, riuscendo soprattutto ad affrontare le discussioni e le reazioni che le nostre parole possono provocare. Senza dimenticare di chiederci se è davvero necessario riversare in continuazione fiumi di parole (inutili?) alla platea dei nostri seguaci.

Partendo da tali premesse, gli autori intendono dimostrare come sia necessaria un’alfabetizzazione digitale che dovrebbe occuparsi, appunto, del modo con il quale usiamo le parole attraverso il nuovo mezzo tecnologico.

E allora viene da pensare soprattutto alla scuola e agli insegnanti, che non dovrebbero trascurare l’alfabetizzazione digitale degli alunni, per insegnare loro - e a tutti noi - a vivere in maniera soddisfacente e piena la nostra vita sempre più connessa. Quindi: come usare bene Google? Come non farsi ingannare dalle notizie false? Come diventare padroni dei profili social senza commettere errori di comunicazione? Come insegnarne, infine, l’uso corretto ai giovani?

Vera Gheno e Bruno Mastroianni rispondono cominciando col mettere al centro del discorso le parole, con un’utile presentazione del significato dei termini inglesi delle piattaforme Instagram, Facebook, Twitter, fino agli onnipresenti social network, web, online, soffermandosi in special modo sul lato oscuro del web e l’odio in rete, causato spesso da una combinazione letale delle cose che accadono con i malumori delle persone.

Accrescere quindi la consapevolezza nell’uso della propria lingua può aiutare i giovani - e tutti noi - a contraddistinguere ogni contesto nel quale comunichiamo, analogico o digitale che sia, semplicemente riflettendo un po’ di più sulle parole che utilizziamo. «Perché la libertà non è dire tutto quello che uno pensa, ma pensare bene tutto quello che si dice a qualcuno».