Tullio De Mauro, L'educazione linguistica democratica, Roma-Bari, Laterza, 2018
Le Dieci tesi per l’educazione linguistica democratica, frutto dell’elaborazione culturale degli anni ’70, sono ancora attuali?
Sì, se si parte dalla considerazione di Tullio De Mauro che «una buona ricerca linguistica possa avere delle ricadute pratiche, anzitutto e specificamente educative, purché non meccaniche».
La varietà degli usi, non solo scritti ma anche orali di una lingua, è un altro aspetto che evidenzia l’attualità delle Dieci tesi, oggi ancora di più, in una società in cui i ritmi e le modalità della comunicazione sono decisamente cambiati.
La flessibilità intrinseca di una lingua è infatti strettamente legata alla necessità biologica e culturale, naturale e storica di utilizzarla secondo modalità differenziate e varie. Ogni parlante deve poter padroneggiare la grande quantità di strumenti che la lingua offre, in funzione di situazioni e modalità d’uso diverse.
Emerge dunque la grande responsabilità della scuola e Tullio De Mauro, rompendo con la tradizionale disattenzione degli ambienti accademici nei suoi confronti, ribadisce a più riprese la centralità educativa delle capacità linguistiche nella vita sociale e storica di una comunità.
Gli studenti di oggi sono immersi in un ambiente ad altissima densità di informazioni che viaggiano su una pluralità di canali diversi. Qual è la risposta che l’educazione linguistica deve dare in questo contesto? Gli aspetti nuovi di questa situazione possono essere fronteggiati solo affinando le capacità di controllo delle diverse modalità di uso della lingua, diversificate a seconda delle situazioni comunicative.
Niente di nuovo, potremmo dire, se non constatare che oggi risulta ancora più attuale il pensiero di Tullio De Mauro e ancora più forte l’esigenza di un’educazione linguistica che dia a tutte e a tutti, come diceva Don Milani, quella lingua che «ci fa eguali».
Una buona educazione linguistica, quindi, può solo essere democratica, perché mira alla promozione delle capacità linguistiche di tutti, nessuno escluso, in linea con il dettato dell’art. 3 della Costituzione. Tuttavia, affinché questo si traduca in prassi, occorre che gli insegnanti siano pienamente consapevoli del fatto che la diversità costituisce il punto di partenza per puntare all’obiettivo della padronanza delle capacità linguistiche e del loro uso nelle varie situazioni.
L’educazione linguistica democratica, al centro dell’elaborazione scientifica di Tullio De Mauro, in questo libro viene analizzata in tutta la sua evoluzione, dagli anni’70 a oggi, tenendo conto delle grandi trasformazioni avvenute nella società e nella scuola.
Così nei vari capitoli vengono affrontate tematiche che vanno dalle varietà della lingua, al plurilinguismo, alle insidie di nuove forme di analfabetismo, agli strumenti linguistici per soddisfare i bisogni comunicativi, legate dal filo rosso dell’educazione linguistica come strumento per superare le disuguaglianze sociali.